Il governo Renzi vola dritto con gli F35: ha ordinato altri 4 aerei, non appena si sono spenti i riflettori dei media sull’argomento.
Dal sito web del Pentagono veniamo a sapere che la Difesa italiana ha firmato un nuovo contratto con l’azienda “Lockheed Martin” commissionando altri quattro F35 e portando così a 14 il totale dei velivoli acquistati finora dal nostro Paese.
Il contratto, da circa 35 milioni di euro, è relativo all’ordine di un nuovo lotto (il decimo) comprendente quattro aerei.
La cifra è una sorta di piccola caparra di prenotazione e riguarda solo i componenti a lunga consegna, mentre il grosso del pagamento – 150 milioni di euro ad aereo – verrà versato a rate alla conferma dell’acquisto (nel 2016) e poi alla consegna.
Inoltre è stato firmato anche un altro contratto, datato 30 giugno, da circa mezzo milione di dollari, per pagare lo sviluppo del software di bordo che prosegue, con enormi difficoltà e ritardi, dal 2002.
Francesco Vignarca, portavoce di “Rete Disarmo” e “della campagna Taglia le ali alle armi” chiede di non arrendersi e di continuare a pretendere che il governo rispetti il voto del parlamento, il quale con una mozione ha deciso di dimezzare il budget per l’acquisto degli F35.
Non più 13 miliardi di euro, ma 6 miliardi e mezzo.
Sempre troppi.
Ma il ministero della Difesa con il Documento Programmatico Pluriennale ha confermato la cifra complessivo del programma, quindi 13 miliardi di euro per 90 F35.
Dunque, il governo vola dritto, in barba alle decisioni del Parlamento.